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* Flauto traverso Si b
Flauto traverso Si b
Flaut

010 Flauto traverso Si b SCHEDA Bibliografica
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1_Titolo
Flauto traverso Si b

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- Ascolta lo strumento
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2_Breve descrizione
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Strumento aerofono nel quale un flusso d’aria è indirizzato contro il bordo affilato di uno spigolo, il quale funziona da generatore di pulsazioni che si trasmettono a una colonna d’aria contenuta nel tubo, producendo un suono di altezza determinata.
Possono essere privi di fessure, quando sono le labbra stesse del suonatore a formare un getto d’aria lineare, o a fessura, quando appunto un condotto a fessura canalizza il fiato costringendolo contro lo spigolo di un’apertura. i primi si distinguono in flauto a imboccatura terminale( per es. flauti di pan, →quena andina,→ney arabo-persiano) e flauto a imboccatura laterale o traversi. i flauti possono essere a canna chiusa o aperta, tubolari o globulari ( per es.→ ocarina), singoli o multipli, muniti di fori per le dita o privi di fori // f. traverso, flauto nel quale il suono si ottiene soffiando direttamente contro il bordo di un foro chiamato bocca. il moderno flauto è cilindrico, con corpo metallico, con fori di eguale diametro la cui chiusura è regolata da un sistema di chiavi; esso è il risultato delle ricerchee delle invenzioni di Th.→ Böhm, il quale modificò radicalmente lo strumento in uso ai suoi tempi.
Flauto traverso Si b
Questo rappresentava lo stadio finale di un modello rimasto costante nella struttura a partire dal se. XVII: era costituito da un corpo di legno duro formato da alcuni segmenti innestati gli uni negli altri, con canneggio conico restringentesi verso l’estremità finale, tranne nel segmento di testa, che era cilindrico. nel corpo dello strumento si aprivano numerosi fori (dapprima sette,di cui l’ultimo chiuso da una chiave, e poi in numero crescente), tutti muniti, tranne i sei principali, di altrettante chiavi per i semitoni, i trilli ecc. Di origine antichissima, noto in Europa fin del medioevo, il flauto fu usato solisticamente nella musica colta almeno dal sec. XVIII; in orchestra era già entrato dal ’600 con Lully, affermandosi come strumento stabile dalla seconda metà del ’700 grazie alle notevoli risorse tecniche, al timbro omogeneo, allo smalto del registro acuto, all’agile articolazione.
Strumento tipicamente settecentesco per le sue qualità di grazia e di nitore timbro, fu in quel secolo sfruttato come
strumento solistico,in particolare dai musicisti francesi oltre che la Vivaldi e Bach.
Nel periodo romantico rimase in genere confinato nella orchestra, ritrovando favore presso gli impressionisti( Debussy e Ravel) e poi soprattutto presso gli esponenti della «musica nuova» che, da Boulzin poi, hanno affidato al flauto pagine importanti, e ne hanno messo in luce insospettate possibilità. Dal flauto derivano l’ottavino, di un’ottava più acuto; il flauto contralto o flauto in sol o flautone, che ha una tessitura più grave di una quarta rispett a quella del flauto e che ha incontrato notevole fortuna nel nostro secolo a opera di Stravinskij. Dalla piccola, Boulez e altri compositori; infine il flauto basso, di un’ottava più grave
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3_Materiale
Ottone
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4_Reparto
Sala musica
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5_Periodo
Medioevo
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6_Categoria
a fiato
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7_Sotto - Categoria
a bocca
V
Dati Archiviazione
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Data
16/01/2007
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Chi
Mario e Giorgio Selva
* Villa Camozzi

MUSEO ETNOGRAFICO
E NATURALISTICO
VAL SANAGRA


Villa Camozzi, fraz. Codogna 22010 Grandola ed Uniti • (CO) • Italy
Email: [email protected]www.museovalsanagra.it
Tel. +39 0344 32115 • Fax +39 0344 30247

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