|
|
In questa sala sono conservati gli strumenti musicali, le foto, ed altri reperti riguardanti la scomparsa "Banda Musicale di Grandola".
|
|
Complesso musicale formato da strumenti a fiato, sia di legno sia d’ottone, con l’inclusione di alcuni strumenti a percussione e, molto raramente, di contrabbassi. Complessi di strumenti a fiato si ebbero già nell’antichità e nel medioevo, ma banda nel senso odierno, cioè organismi piuttosto ampi e dotati di notevoli possibilità tecniche, cominciarono a sorgere solo sul finire del’400. Nella seconda metà del’700 la banda si arricchì di molto le sue capacità espressive grazie all’introduzione dei clarinetti: nell’800 ricevette un ulteriore potenziamento dai miglioramenti apportati ai singoli strumenti (come, ad es. i pistoni degli ottoni). La letteratura originale bandistica non è molto vasta: tuttavia scrissero per banda molti grandi musicisti, da Mozart a Beethoven, Cherubini, Spuntini, Mendelssohn, Wagner, Schònberg. In sostanza la funzione della banda fu ed è preminentemente divulgativa di musiche di ogni repertorio, opportunamente trascritte e rielaborate. Nell’opera dell’800 la banda fu spesso impiegata in palcoscenico, in formazioni variabili e relativamente piccole, per illustrare particolari situazioni sceniche // in elettroacustica indica il campo di frequenza entro cui si verifica un segnale o un processo (per esempio un suono udibile può occupare la banda compresa fra 16 e 20.000 herz).
|
|
|