MUSEO • Le Sale di Esposizione • Fauna |
Album Fotografici |
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In questi ultimi anni l’Amministrazione Provinciale di Como ha riservato un settore di tutela ittica (sistema che impone ulteriori restrizioni nelle tecniche di pesca) collocato nel comune di Menaggio e dislocato su un tratto complessivo di 100 m. Sempre nell’asta del torrente, un tratto “a monte” è stato destinato all’A.P.S.-F.I.P.S.A.S che ha incluso nella sua gestione il percorso che va dalla nota “Buca del Cion” alla “Vecchia Chioderia”. Recentemente è stata istituita una Riserva turistica (gestita dall’A.P.S. di Como) dove vengono periodicamente immesse trote adulte “pronte a cattura”. Per pescare nella riserva occorre munirsi di un tesserino a validità giornaliera che può essere acquistato presso l’agriturismo “Vecchia Chioderia”. |
La natura variegata della geologia e la conseguente formazione di un ricco paesaggio vegetale, creano numerosi habitat per la sopravvivenza e la riproduzione degli animali. |
Le ricerche faunistiche svolte in Val Sanagra risalgono a oltre 10 anni fa, grazie all’operato di esperti incaricati dalla Provincia di Como e da una stretta collaborazione con la “Società Italiana di Scienze Naturali” di Milano. |
Sono state censite circa 120 specie di vertebrati tra pesci, anfibi, rettili e uccelli; inoltre i campionamenti effettuati lungo l’asta del torrente hanno descritto 55 famiglie che comprendono specie di insetti, molluschi e vermi. |
La presenza dei macroinvertebrati acquatici lungo un considerevole tratto del torrente ha permesso di stimare una buona qualità delle acque; queste specie, infatti, scompaiono laddove si ha una piccola immissione di inquinanti organici. |
Nel corso degli anni non sono mancate introduzioni di specie alloctone, un esempio riguarda il camoscio importato 20 anni fa dal Piemonte e ora presente in una popolazione consistente; inutile segnalare il cinghiale divenuto onnipresente e non sempre benvoluto. |
In genere è difficile effettuare un’escursione senza avere la fortuna di avvistare qualche cervo o capriolo, presenti in diverse decine di capi: l’ambiente più suggestivo per osservare gli ungulati si trova in prossimità delle balze rupestri antistanti l’Alpe di Ballarono, dove gli animali percorrono sentieri impossibili, saltellando tra i suggestivi roccioni. La descrizione esaustiva di tutte le specie faunistiche del Sanagra richiederebbe troppo spazio, pertanto elencheremo quelle specie che più di altre meritano attenzione per rarità o valore naturalistico. Tra gli animali non mancano quelle specie che solo recentemente hanno deciso di stabilirsi in valle, un esempio è l’airone cenerino che svetta nei meandri della valle alla ricerca di prede acquatiche. |
MUSEO ETNOGRAFICO E NATURALISTICO VAL SANAGRA |
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